Pittore fiammingo. Formatosi alla scuola di Adam van Noort, collaborò con
lui fino al 1634. Avvicinatosi dapprima alla corrente caravaggesca,
diventò poi un esponente del Barocco, insieme a Rubens e Van Dyck.
Iscrittosi alla corporazione dei pittori come acquarellista, venne nominato
maestro nel 1615 e nel 1621 presidente della corporazione. Aprì una
bottega frequentatissima, ebbe numerosi allievi ed aiuti ed ottenne molte
importanti commissioni. Al 1610 risale la prima opera attribuitagli con certezza
dalla critica, la
Discesa dalla croce per la chiesa di San Paolo ad
Anversa. Dopo una serie di tele per committenti privati, nel 1635
partecipò alla decorazione dell'Arco di trionfo eretto in onore del
cardinale infante Ferdinando sotto la direzione di Rubens. Nel 1648
iniziò una serie di trentacinque tele commissionategli da Cristina di
Svezia. L'anno seguente cominciò a lavorare alla decorazione del palazzo
di Boiss di Anversa raffigurando i
Trionfi di Federico Enrico di Nassau
(terminato nel 1652). Dal 1663 al 1655 realizzò una serie di tele per
l'Accademia di belle arti su commissione di Filippo IV. Portato naturalmente
verso la ricerca di una materia pittorica modellata sugli schemi del realismo
caravaggesco e del tradizionale verismo dell'arte fiamminga, in gioventù
aderì completamente a questa impostazione, esasperata nella tecnica,
soprattutto cromatica, dall'influenza dello stile del Rubens; anche i suoi
soggetti sono prevalentemente legati tanto alla mitologia pagana che alla scena
di genere. La stessa tendenza all'uso di un contrastato gioco luministico, di un
chiaroscuro usato in funzione espressiva trova una espressione formale
più coerente e suggestiva dopo l'accostamento al Rubens. Tra le opere:
Adorazione dei pastori (1618),
Pane e siringa, Mosé alla rupe,
i ritratti della Famiglia von Noort, L'infanzia di Giove, Il tributo di San
Pietro, L'abbondanza, Susanna tra i vecchioni, Il re beve, Diogene alla ricerca
di un uomo (1642),
L'adorazione dei magi (1644),
Sant'Ivo
(1645),
Adorazione dei Pastori (1655),
Gesù tra i dottori
(1663) (Anversa 1593-1678).
Jacob Jordaens: "I quattro evangelisti", part. (Parigi, Louvre)